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al testo di Ivan Pozzoni
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È una marcia, di monaci in rosso, sangue e incenso, sulle vie birmane al socialismo, sulle rive dorate dell'Irrawaddy, nei recessi della città dei re, nei meandri eroinomani delle foreste del Tenasserim, a chiamar vendetta sulle teste dei nuovi dinasti, a chiamare a raccolta i grandi spiriti rimasti.
Bonzi, immersi in mari di benzina, incendiate i cuori di chi vi tende mano assassina, accendente i visi di chi non sente renitenza verso i sacri simboli della non violenza.
Bonzi, nei vostri animi imbronciati da adolescenti, non ostracizzatevi in mistici risentimenti, annegate i vostri inni, i vostri battimani, nell'odio catartico di tutti i rancori umani.
Rendete incandescenti i sogni anemici dei nostri uomini santi, abituati a trovar rifugio nei conventi, in fuga da un mondo di briganti.
[Mostri, 2009] |
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